Batteria scarica equivale spesso a doversi fare una bella camminata. Ecco cosa puoi controllare per evitarla.
A molti è probabilmente già successo!
Ti alzi la mattina assonnato e pronto per un altro giorno di lavoro. Fai colazione, ti lavi e di corsa sali sull’auto. Giri le chiavi e come per magia NON VA!
Tralasciamo le “divertenti” affermazioni e veniamo al dunque.
Le batterie soffrono maggiormente nei periodi dove le temperature sono agli estremi: d’ inverno e d’estate.
Questo avviene per duemotivi:
- Temperature rigide: creano una maggiore resistenza, gli elettroni circolano con più difficoltà e quindi la capacità di spunto per l’avviamento dell’auto diminuisce (a -15° la capacità di una batteria al piombo cala di circa un 25%).
- Temperature elevate: La corrente di scarica di una batteria aumenta esponenzialmente all’aumento del calore.
Per ovviare a questi problemi, le case automobilistiche, cercano di isolare le batterie dagli sbalzi di temperatura (soprattutto nel vano motore, dove gli sbalzi termici sono molto elevati).
Puoi accorgerti di avere la batteria scarica grazie ad alcuni sintomi:
- L’auto che non parte (è un sintomo ovvio, ma chi ti dice che non sia la pompa del carburante, il motorino di avviamento o altro? Solitamente nel fare l’avviamento, se hai ancora un briciolo di energia, il quadro inizia ad accendersi e spegnersi in continuazione).
- La tua auto ha un tempo di accensione più lungo del solito.
- Ti si accendono delle spie di avaria. Le segnalazioni vengono memorizzate dalla centralina al momento dell’avviamento. Avendo la batteria scarica, nella fase di accensione dell’auto dove è richiesto uno spunto maggiore, il voltaggio della batteria scende sotto i 10 volt. Le centraline memorizzano questa “sottotensione” come un guasto, che segnalano con una o più spie accesa sul cruscotto.
Come puoi controllare se hai la batteria scarica e come puoi allungarle la vita.
Un altro grosso problema delle batterie, oltre alla temperatura, è la percorrenza che si fa con l’auto e la frequenza di utilizzo.
E’ scontato che se ho climatizzatore, fari, radio ed altri comfort in funzione non sarà facile ricaricare una batteria scarica su un percorso di 5 km!
Per controllare se hai effettivamente la batteria scarica puoi fare dei semplici controlli, per i quali ti occorre un multimetro:
- Innanzi tutto sappi che per una misura reale della batteria l’auto deve essere rimasta ferma per almeno due ore.
Ci sono 3 tensioni da tenere sotto controllo:
- Tra 12.2 e 12.4V => Se la batteria rimane per lunghi periodi su questo livello di tensione hai il rischio di solfatazione delle piastre. In alcuni casi si può provare a recuperarle con una carica ad impulsi.
- Tra 12.4 e 12.6V => Ti consiglio caldamente di ripristinare la corretta carica della batteria, anche se non è in uno stato critico.
- Oltre 12.6V => Winner! la tua batteria è ok.
- Un altra misura da fare è monitorare la corretta carica dell’alternatore.
Con l’auto accesa, a circa 2000 giri e senza utilizzatori accesi, la tensione che ti devi trovare sui morsetti della batteria deve essere compresa tra i 13.4V e i 14.4V.
- Verifica che al momento dell’accensione la tensione non scenda sotto i 10V. Purtroppo per fare questo controllo devi avere un multimetro analogico.
- Controlla quanti anni ha la batteria. La prima batteria ha solitamente una durata più lunga in quanto l’auto è nuova. Col passare degli anni le dispersioni sull’auto aumentano e quindi la durata diminuisce. Con un utilizzo corretto dell’auto e una buona manutenzione la durata media è di 4/5 anni.
Quando parlo di utilizzo corretto dell’auto intendo di non sottoporla a variazioni di temperatura importanti, avere dei tragitti che permettano alla batteria di ricaricarsi e non mantenere la batteria senza caricarla per lungo tempo.
Ti ho elencato alcuni semplici controlli che chiunque può fare per verificare una batteria scarica e “salvarsi” da una giornataccia.
Essendo un argomento vasto approfondirò in futuri post.
Ora tocca a te! Al lavoro!
Interessante questo articolo. Ad un certo punto ho letto questo: “Verifica che al momento dell’accensione la tensione non scenda sotto i 10V. Purtroppo per fare questo controllo devi avere un multimetro analogico.” Volevo chiederti perchè non si può fare questa prova con un tester digitale? Su altri siti non c’è scritta questa indicazione. Vi è il rischio di danneggiare il multimetro digitale avviando il veicolo con il tester collegato e acceso?
Ciao, certo anche con un tester digitale è fattibile!
Diciamo che per alcune prove quello analogico rende più “visibile” la prova.
Per le prove, in officina, utilizziamo una strumentazione digitale della Magneti Marelli.
Ovviamente ha performance e soprattutto costi diversi ad un tester generico
Innanzitutto vivi complimenti per il sito.
Quesito
Cosa succede montando una batteria AGM al posto di una convenzionale?
L’alternatore la carica regolarmente oppure in certe condizioni ci saranno delle differenze?
La mia auto ha la batteria nel bagagliaio non ha lo start-stop e non vorrei far mettere mano alla centralina.
Grazie
Buongiorno Claudio,
la batteria AGM viene installata su veicoli che devono sopportare un numero maggiore di utilizzatori elettrici.
Se non hai questo bisogno puoi lasciare tranquillamente una batteria standard.
Tra l’altro se mi dici che è nel bagagliaio gode anche di una protezione maggiore.
Di norma, le batterie in quella posizione, durano di più perché più protette dagli sbalzi termici rispetto a quelle situate nel vano motore.
Detto questo, in parole semplici, una batteria AGM si differenzia da quella normale per il materiale assorbente che è al suo interno e distribuisce in modo uniforme l’acido. La resa e l’azione di scarica della batteria vengono ottimizzate.
Non hai problemi a montarne una di questo tipo, devi valutare se ne vale la pena.
Ciao